Cibo gratis con l’aiuto per le famiglie: non paghi ai supermercati

Arriva un nuovo aiuto sociale per il cibo a causa dei gravi rincari. Come averlo e quanto puoi risparmiare.

I rincari sul cibo sono diventati un tema scottante negli ultimi mesi. La guerra in Ucraina, il Covid e gli stipendi sempre più precari, rendono la spesa al supermercato difficile da affrontare per tante famiglie. Ovviamente il problema maggiore è quando ci sono i figli. Una coppia senza figli in Italia mediamente sta affrontando importanti difficoltà sul mutuo e sulle varie spese di tutti i giorni, ma quando si hanno uno o addirittura due figli il rischio di finire in povertà è notevole.

Cibo gratis con la carta risparmio spesa
Un aiuto dal Governo sulla spesa – ilovetrading.it

In tutto questo pesa anche la scelta controversa del Governo di eliminare il Reddito di Cittadinanza che ha messo in comprensibile allarme un gran numero di nuclei familiari. Da questo punto di vista arriva un nuovo piccolo aiuto da parte dell’Esecutivo. Un milione e trecentomila nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro all’anno potranno avere la Carta Risparmio Spesa. Il fondo erogato dal Governo è di 500 milioni di euro ed è previsto dalla Legge di Bilancio del 2023. Questa carta avrà una natura nominale e massimo potrà valere 382,50 euro.

Chi non potrà riceverla

Non potranno ricevere la Carta Risparmio Spesa coloro i quali percepiscono il reddito grillino o il reddito di inclusione. Qualsiasi forma di contrasto alla povertà impedirà di ricevere la carta risparmio spesa. Anche le varie forme di indennità di disoccupazione o la cassa integrazione o anche l’indennità di mobilità precludono questa misura. Sarà l’INPS a verificare l’idoneità dei nuclei familiari che possono beneficiare e la richiesta si dovrà fare attraverso l’ennesima contorta piattaforma che farà dire a tanti Italiani che la cifra erogata non vale il tempo e la fatica persa per caricare tutti i documenti.

Carta risparmio spesa alle famiglie
Da spendere solo nei negozi convenzionati – ilovetrading.it

Saranno i Comuni che riceveranno gli elenchi dei beneficiari a dover verificare se questi sono effettivamente risultanti nell’anagrafe della popolazione residente. Il Decreto assegna ad ogni Comune un certo numero di carte, proporzionale alla popolazione. Roma e Napoli avranno circa 30.000 carte ciascuna mentre Milano ne avrà poco meno di 15.000, Torino ne avrà poco meno di 10.000 e così via. In alcuni casi particolari anche i nuclei familiari unipersonali potrebbero beneficiare della carta ma questa è un’eccezione e non la regola e dovranno essere i servizi sociali a segnalare questi casi.

Come ricevere la card

I beneficiari dovranno andare alle poste a ritirare la Postepay prepagata e ricaricabile ma solo dopo aver ricevuto la comunicazione dal municipio. I negozi nei quali si può spendere la Carta Risparmio Spesa sono quelli che vendono generi alimentari e che si sono convenzionati con questo progetto. Da parte loro i negozianti se vogliono essere inclusi nella Carta Risparmio Spesa dovranno accreditarsi presso il Ministero dell’Agricoltura e avranno l’onere di comunicare periodicamente le variazioni dei prezzi e di contenere i costi.