domenica, Marzo 24

Regime Forfettario, da luglio scatta l’obbligo della fattura elettronica

E’ in arrivo l’obbligo di fattura elettronica anche per le partita IVA in regime forfettario.  La novità è contenuta nella bozza del decreto approvata in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile. Il decreto legge attuativo della misura (36/2022) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 di sabato 30 aprile 2022.

Obbligo fattura elettronica: la novità nel decreto PNRR

Dal 1° luglio 2022 anche per le partite IVA in regime forfettario scatterà l’obbligo di emettere esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di interscambio (Sdi), con la sola esclusione, fino al 31 dicembre 2023, dei contribuenti con ricavi/compensi non superiori a 25mila euro.

Le nuove disposizioni, volte a contrastare l’evasione fiscale, sono contenute all’Articolo 18, commi 2 e 3, del PNRR 2 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022.

Per chi scatta l’obbligo?

Il decreto stabilisce l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche ai contribuenti in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014), ai contribuenti che rientrano nel regime di vantaggio (articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011) e ai soggetti passivi (associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore) che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale ai fini IVA delle imposte sui redditi (articoli 1 e 2, legge 398/1991)e che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi/compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, per un importo fino a 65mila euro.

Chi è esonerato?

Il suddetto obbligo è invece rimandato per le cosiddette micro Partite IVA che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 25mila euro. Le piccole Partite IVA potranno continuare a emettere fattura cartacea fino al 31 dicembre 2023. Per questi soggetti, infatti, l’obbligo di fattura elettronica non scatterà a partire dal 1° luglio 2022 ma dal 1° gennaio 2024.

Vige, invece, il divieto di emettere fatture elettroniche per tutto il 2022 per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria ai fini dell’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate e per i soggetti non tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, relativamente alle prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche.

Come emettere la fattura elettronica

La fattura elettronica consiste in un file generato in formato XML e inviato ai clienti transitando sul Sistema di Interscambio (SdI), che ne effettua i controlli formali. La fattura elettronica può essere generata e trasmessa attraverso il software gratuito del Fisco (Compilazione Fattura Elettronica), la mobile app gratuita del Fisco (Fatturae) o attraverso la procedura telematica gratuita dal portale Fatture e Corrispettivi.

Inoltre, sul mercato sono disponibili diversi prodotti specifici che offrono anche altre funzionalità e servizi.

Fattura elettronica: sanzioni previste

In caso di violazione degli obblighi di documentazione e registrazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a Iva o soggette all’inversione contabile, è prevista una sanzione di importo compreso tra il 5% e il 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati, con un minimo di 500 euro, o di importo tra 250 e 2mila euro se l’irregolarità non rileva neppure ai fini della determinazione del reddito (articolo 6, comma 2, Dlgs 471/1997).

“Il cedente o prestatore che viola obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a imposta sul valore aggiunto o soggette all’inversione contabile di cui agli articoli 17 e 74, commi settimo e ottavo, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e’ punito con sanzione amministrativa compresa tra il cinque ed il dieci per cento dei corrispettivi non documentati o non registrati. Tuttavia, quando la violazione non rileva neppure ai fini della determinazione del reddito si applica la sanzione amministrativa da euro 250 a euro 2.000”, si legge nel testo del decreto.

Da luglio a settembre, ovvero per il terzo trimestre del 2022, le nuove Partite IVA chiamate ad emettere fattura elettronica avranno più tempo rispetto agli ordinari 12 giorni prescritti per la fattura “immediata” (articolo 21, comma 4, Dpr 633/1972). Potranno caricare sul Sistema di interscambio la fattura elettronica entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione e non saranno dunque oggetto di sanzione.